La scelta del menu fisso in un Ristorante menù fisso per pranzi aziendali presenta molti vantaggi per i ristoratori (e per i clienti).
Sul menu a prezzo fisso per pranzo ci sono pareri discordanti tra i ristoratori. Niente di più sbagliato! In questo articolo proveremo ad illustrare una serie di vantaggi che la scelta di un menu a prezzo fisso comporta, soprattutto per la pausa pranzo. Le principali obiezioni dei ristoratori ai menu a prezzo fisso
I ristoratori che non amano i menu a prezzo fisso generalmente li ritengono un escamotage da trattoria per “svuotare i frigoriferi”. Non dare al cliente la possibilità di scegliere “alla carta” significa in qualche modo obbligarlo a mangiare solo determinate pietanze, senza contare la questione economica
Alcuni ritengono che dando al cliente la possibilità di scegliere cosa mangiare lo scontrino medio tenda ad aumentare, ma non sempre è vero. Anzi: quando si parla di pausa pranzo la scelta alla carta è la peggiore strategia che si possa adottare. Vediamo perché. Svantaggi del menu alla carta in pausa pranzo Il primo e più banale motivo che rende poco conveniente l’ordinazione alla carta in pausa pranzo, per ristoratori e clienti, è il tempo
La pausa pranzo ha una durata limitata (generalmente dura un’ora tra le 13 e le 14) così come limitato è il tempo che i clienti hanno a disposizione per pranzare. Scegliere alla carta, anche se può sembrare vantaggioso per il cliente, finisce semplicemente per far perdere tempo a lui e al ristoratore, riducendo anche il numero di coperti che il ristorante riesce ad ospitare durante il turno pomeridiano. Un altro motivo che rende l’ordinazione alla carta poco consona al menu pranzo è l’aspetto economico.
La maggior parte dei clienti tende a spendere poco quando mangia al ristorante in pausa pranzo, quindi per evitare di sommare il costo di più pietanze potrebbe finire per ordinarne solo una, con due effetti negativi: restare insoddisfatto e abbassare lo scontrino medio del ristorante.
Guardando dal punto di vista del cliente, è chiaro come un menu fisso possa rappresentare una scelta migliore per la pausa pranzo. Ma i vantaggi ci sono anche per i ristoratori. I vantaggi del menu fisso per la pausa pranzo Un menu a prezzo fisso comporta vantaggi sia da un punto di vista organizzativo sia per quanto riguarda i costi, ma non solo.
Anche la soddisfazione del cliente può essere aumentata tramite una proposta di menu fisso coerente con le sue esigenze. Vediamo questi aspetti nel dettaglio. Organizzazione della cucina e costi. Lo abbiamo detto prima, e in effetti è così: il menu fisso è un menu “svuotafrigo”, e non c’è niente di male in questo. Preparare piatti prestabiliti consente di ottimizzare l’uso delle materie prime ed evitare gli sprechi, ma anche presentare al cliente un’offerta sempre variegata con una maggiore garanzia di freschezza dei prodotti.
Inoltre, cucinare poche portate uguali per tutti riduce i tempi relativi alle ordinazioni e permette al personale di organizzarsi meglio, sia in sala che in cucina, riducendo i tempi necessari al completamento di un singolo turno. L’ideale sarebbe utilizzare il menu alla carta per cena e offrire invece un menu fisso per pranzo, modulando la proposta in base a ciò che è avanzato dalla sera prima.
Link Utili:
Con tagli di carne bovina si intendono le tipologie di sezionamento delle carni al quale il bovino viene sottoposto durante il processo di macellazione. (Wikipedia)
I tipi di tagli si dividono generalmente in prima, seconda e terza categoria a seconda che facciano parte del quarto anteriore, posteriore o delle parti del collo, addome e sottospalle. Tuttavia le tipologie possono variare da nazione a nazione.
Il pollo arrosto è un piatto diffuso in tutto il mondo. Si tratta di un pollo condito con varie spezie (a seconda del luogo) e cotto in forno oppure alla brace.
Vengono utilizzati polli che hanno più di 120 giorni di età. Sono molti i modi per prepararlo, ma tradizionalmente viene cotto con un contorno di patate. (Wikipedia)
Angus (in gaelico Aonghas) è una delle 32 aree di governo locale in Scozia, confinante con Perth, l’Aberdeenshire e la City of Dundee.
Angus è stata anche una delle contee tradizionali scozzesi (fino al 1928 nota come Forfarshire) fino al 1975 quando divenne uno dei distretti della regione del Tayside, che fu abolita nel 1996. (Wikipedia)